Attacco preventivo alla Russia: La follia proposta da Rob Bauer, capo militare della Nato.
Il presidente del Comitato Militare della NATO spinge per una strategia di attacchi preventivi contro Mosca, alimentando tensioni e minacce di un conflitto globale.
Di Giuseppe Salamone 26 novembre 2024
Le dichiarazioni recenti di Rob Bauer, ammiraglio olandese e presidente del Comitato Militare della NATO, non lasciano spazio a interpretazioni: l’alleanza non è più nemmeno interessata a mascherare la sua natura bellicosa e provocatoria. Parlando apertamente di attacchi preventivi contro la Russia, Bauer ha rivelato il vero volto della NATO, un’organizzazione che non solo alimenta conflitti ma rappresenta una minaccia diretta alla pace mondiale.
Dichiarazioni incendianti: il volto militarista della NATO
Bauer ha affermato che la NATO dovrebbe prendere in considerazione “attacchi di precisione preventivi” contro la Russia nel caso di un’escalation militare, sottolineando che non è più il tempo di aspettare passivamente un attacco. Durante un evento organizzato dal think tank European Policy Centre a Bruxelles, l’ammiraglio ha spiegato:
“È più prudente non aspettare, ma colpire i lanciatori russi.”
Questa affermazione è scioccante non solo per la sua implicita aggressività, ma anche per l’abbandono del tradizionale mantra della NATO come alleanza puramente difensiva. Le parole di Bauer suggeriscono che l’organizzazione sta abbracciando una dottrina apertamente offensiva, giustificando l’uso preventivo della forza contro un avversario che, secondo lo stesso Cremlino, non rappresenta una minaccia imminente.
Inoltre, Bauer ha avvertito le imprese occidentali di prepararsi a uno “scenario di guerra” adeguando la produzione industriale. Ha enfatizzato la necessità di rendere le economie occidentali meno dipendenti da Russia e Cina, citando esempi come la fornitura di terre rare e farmaci essenziali. “Mentre i militari vincono le battaglie, sono le economie a vincere le guerre,” ha dichiarato.
Un linguaggio che tradisce un pensiero strategico non solo militare ma anche economico, nel quale la guerra diventa una giustificazione per ristrutturare interi sistemi produttivi.
La NATO: un’alleanza offensiva, non difensiva
Le parole di Bauer si inseriscono in un contesto più ampio, in cui la NATO continua a espandersi e provocare la Russia. L’ingresso recente di Svezia e Finlandia nell’alleanza è l’ultimo passo di una strategia di accerchiamento iniziata anni fa. Dopo aver fomentato il conflitto in Ucraina, fornendo armi e supporto logistico a Kiev, la NATO sembra decisa a portare le tensioni a un livello ancora più pericoloso. Bauer qualche settimana fa aveva inoltre ammesso che senza l’arsenale nucleare russo, l’Occidente sarebbe già entrato in guerra contro Mosca. Questa affermazione non solo è una palese minaccia, ma sottolinea come la deterrenza nucleare Russa sia l’unico elemento che impedisce un confronto diretto tra NATO e Russia. (Capite quindi perché si affannano per evitare che l'Iran porro a termine il programma nucleare?) “Non è come in Afghanistan,” ha detto Bauer, riferendosi al fatto che la Russia non è un nemico da sottovalutare. Una dichiarazione che rivela quanto l’alleanza stia valutando seriamente la possibilità di uno scontro diretto con Mosca, nonostante le conseguenze devastanti che ciò comporterebbe.
La risposta della Russia: una calma carica di tensione
Non sorprende che le parole di Bauer abbiano suscitato una forte reazione a Mosca. Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha definito queste dichiarazioni una provocazione irresponsabile, avvertendo che la Russia non ignorerà minacce dirette alla sua sicurezza nazionale: “All’apparenza, non hanno finito di leggere la nostra dottrina nucleare aggiornata,” ha ironizzato Zakharova, lasciando intendere che la Russia non esiterebbe a rispondere a un’aggressione occidentale.
La dottrina nucleare russa prevede l’uso delle armi atomiche non solo in risposta a un attacco nucleare, ma anche per difendere la sovranità del paese da minacce esistenziali. Le dichiarazioni di Bauer, quindi, non solo aumentano il rischio di un conflitto globale, ma dimostrano come la NATO stia giocando con il fuoco in un momento in cui la diplomazia dovrebbe essere la priorità.
Un’organizzazione al servizio degli interessi americani
La NATO non è mai stata una semplice alleanza difensiva. Fin dalla sua creazione, è stata uno strumento per consolidare l’egemonia degli Stati Uniti sul blocco occidentale e non solo. Attraverso la NATO, Washington ha esercitato un controllo diretto sull’Europa, trasformandola in una piattaforma per i suoi interessi strategici. Le crisi internazionali sono sfruttate per giustificare un riarmo continuo e un’espansione senza fine dell’alleanza. In questo senso, la NATO non è altro che un’istituzione che si alimenta della guerra. Senza conflitti, perderebbe il suo scopo principale: mantenere il dominio americano e sostenere il complesso militare-industriale e finanziario che ne trae immensi profitti.
Conclusioni: la NATO come minaccia globale
Le parole di Rob Bauer, che inneggiano agli attacchi preventivi e preparano l’Occidente a uno “scenario di guerra,” dimostrano che la NATO non è interessata alla pace. Al contrario, è un’organizzazione che prospera sull’instabilità, provocando conflitti e alimentando tensioni. Le nazioni del mondo devono riconoscere che la NATO rappresenta una minaccia non solo per i suoi avversari, ma per l’intera umanità. Il suo smantellamento è una condizione necessaria per costruire un ordine mondiale più giusto e pacifico. Solo liberandosi di questa alleanza militarista, l’Europa e il mondo potranno finalmente intraprendere un percorso di vera stabilità e cooperazione internazionale. Non c'è alternativa perché oggi la Nato rappresenta il nuovo nazismo. Ovviamente al pari del terrorismo di Stato israeliano. Tutta roba made in occidente...